Giardino botanico "La Cutura"
Il giardino botanico della Cutura - da “cute”, sinonimo dialettale di pietra - nasce dalla passione per le succulente di Salvatore Cezzi il quale, nel corso dei suoi viaggi giovanili, ha avuto modo di procurarsi un gran numero di esemplari vegetali di varia provenienza. Con un’estensione di oltre 50 ettari, la tenuta è stata nel tempo trasformata in uno degli esperimenti meglio riusciti di moderno collezionismo botanico in Italia.
Seguendo un percorso botanico, lungo viali bordati da rose, giardini di piante aromatiche ed aiuole di piante mediterranee ed officinali, fra il laghetto di papiri e ninfee, il giardino roccioso, attraverso l’agrumeto e il bosco di lecci, si giunge alla grande serra. Il tutto è circondato da un armonioso accostamento di bordure di rosmarini prostrati, tappeti di mughetto, berceau di rose sarmentose e di odorosi gelsomini.
Gli ambienti più suggestivi sono il “rock garden” e la grande serra. Il “rock garden”, un giardino chiuso in cui è stato ricreato il paesaggio dei paesi sud-americani, ospita una collezione di circa 80 specie del genere Agave, 50 di Opuntia e numerose altre varietà di Cactacee.
La serra è una struttura moderna (circa 1000 mq), articolata attorno a un patio con arcate di pietra; ospita circa 2000 esemplari di piante subtropicali e tropicali, originarie del Messico, dell’Africa, dell’Asia e del Sudamerica, disposte secondo un criterio geografico; si tratta verosimilmente della più completa collezione di succulente in Italia.
Altri ambienti sono il laghetto naturale - dove si raccoglie l’acqua piovana riveniente dal troppo pieno di una cisterna situata nel patio centrale della serra - nel quale sono presenti oltre a papiri e ninfee, numerose piante acquatiche o igrofile (bambù, giacinti d’acqua, iris gialli, etc.); il giardino mediterraneo, una grande aiuola bordata da Dianthus, dove hanno trovato dimora varie essenze della vegetazione mediterranea (conifere, ginestre, ginepri, olearie, corbezzoli, mirti, timi, etc.); il giardino all'italiana, con aiuole disposte geometricamente e bordate con bosso topiato; il giardino dei semplici, con numerose varietà di piante aromatiche ed officinali; il roseto, con oltre 100 varietà; il bosco dei lecci e il giardino segreto. Quest’ultimo, realizzato in una cava di pietra, ospita felci arboree, rampicanti di clima caldo e piante verdi di origine subtropicale.
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